A Bagnoli, dopo decenni di parole, promesse e rinvii, si vedono finalmente i primi segni concreti di cambiamento. Davanti alla colmata sono partiti i lavori di bonifica in vista dell’America’s Cup 2027: un evento mondiale che, nelle intenzioni del Comune e del Commissariato straordinario, dovrà trasformare l’ex area Italsider in un simbolo di rinascita per Napoli.
Il sindaco Gaetano Manfredi, che ricopre anche il ruolo di commissario del Sin di Bagnoli-Coroglio, parla di “un passo importante per restituire alla città la sua risorsa mare”. E in effetti, per la prima volta dopo anni di immobilismo, gru, pontoni e operai sono già all’opera. Il risanamento marino costerà circa 200 milioni di euro e proseguirà fino a maggio 2026, con l’obiettivo di consegnare il sito in tempo per ospitare il villaggio tecnico e le basi dei team internazionali della Coppa America.
Dietro i comunicati e le foto ufficiali, però, resta la voce amara di chi in quella zona ci vive da sempre. “Con l’America’s Cup i lavori sono finalmente celeri – spiega l’architetto Gabriele Casillo, presidente del Comitato proprietari Borgo Coroglio – ma noi aspettiamo la bonifica da più di quarant’anni. Per le famiglie di Coroglio, ancora nessun cronoprogramma sugli espropri, e i cantieri che ci riguardano non si vedono”. Parole che raccontano meglio di qualsiasi documento la distanza tra la grande vetrina internazionale e la realtà quotidiana dei cittadini.
I lavori sono stati affidati a un raggruppamento temporaneo di imprese, incaricato di eseguire la bonifica del fondale marino da ordigni bellici inesplosi e di procedere successivamente all’escavo e alla riprofilatura dei fondali davanti alla colmata. È previsto anche un importante intervento a terra per la messa in sicurezza della colmata, indispensabile per accogliere la Technical Base Area della Coppa America.
Il cronoprogramma è serrato e, come confermato dal Commissariato, “le attività di risanamento sono state accelerate proprio in previsione dell’evento del 2027”. La settimana prossima è attesa una conferenza dei servizi per l’approvazione delle ultime autorizzazioni, passaggio decisivo per tenere fede alle scadenze fissate.
Per Manfredi, la sinergia istituzionale sarà la chiave per “restituire definitivamente Bagnoli alla città”. Ma resta da capire se, una volta smontati i tendoni dell’America’s Cup e spenti i riflettori, questa volta il sogno di vedere Bagnoli rinascere non si dissolverà come troppe volte in passato.
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