Napoli

Napoli-Eintracht: il ritorno di Lobotka e i nodi di Conte

User avatar placeholder
Scritto da Diego Catalano

4 Novembre 2025

Il Napoli non può più permettersi passi falsi. Dopo il pareggio deludente contro il Como e il pesante 6-2 incassato a Eindhoven, che ha lasciato l’amaro in bocca per un vantaggio sprecato, la squadra di Antonio Conte torna al Maradona per una notte che vale ben più di tre punti. In palio non c’è solo un risultato, ma la credibilità europea e la riconquista di un’identità che non può vacillare proprio quando il livello si alza. Il margine di errore, dopo il tonfo in Olanda, è ormai minimo: ogni partita può indirizzare il destino nel girone, con i play off sempre più nel mirino.

Conte lo sa perfettamente. E lo sa anche la piazza azzurra, divisa tra inquietudine e speranza, che attende una risposta sul campo fatta di concretezza, la qualità che più contraddistingue il tecnico salentino. In conferenza stampa, il mister non si è nascosto: toni diretti, sguardo combattivo, messaggi chiari. La sfida di stasera non è una gara qualunque, ma un passaggio che dirà molto sul carattere di questa squadra.

Antonio Conte
Antonio Conte in conferenza stampa

L’avversario: Eintracht, una squadra imprevedibile e mai doma

L’Eintracht Francoforte arriva a Napoli con la classica etichetta di squadra da non sottovalutare. In Bundesliga naviga a metà classifica – ottava con 14 punti – e in Champions ha mostrato un andamento schizofrenico: tre punti, proprio come gli azzurri, nonostante le due pesanti cadute con Atletico Madrid e Liverpool (entrambe per 5-1). Ma guai a considerarla una vittima designata.

Il tecnico Dino Toppmöller, dopo aver provato la difesa a quattro, è tornato al più rodato 3-4-2-1, lo stesso modulo che lo scorso anno aveva garantito equilibrio e solidità. Una scelta precisa: difendere con ordine, senza rinunciare alla possibilità di ripartire con rapidità. L’Eintracht pressa a tratti, con intensità selettiva: la linea difensiva non è altissima, ma quando decide di alzarsi lo fa con decisione, cercando di forzare l’errore dell’avversario.

In costruzione, i tedeschi si affidano spesso ai lanci diretti per cercare la punta, sfruttando i duelli fisici e le seconde palle. Götze, ancora una volta il cervello tattico della squadra, si muove tra le linee e detta il ritmo delle verticalizzazioni. Sugli esterni, Kristensen e Theate – vecchie conoscenze del nostro campionato – garantiscono ampiezza e continuità di gioco, mentre gli esterni di centrocampo si trasformano in vere ali offensive nelle transizioni (a fine articolo il video-focus di SoloNapoli). È un sistema che vive su equilibri sottili, ma se interpretato con intensità può mettere in difficoltà chiunque. Il Napoli dovrà tenere alta la soglia di attenzione, soprattutto nei momenti di calo mentale che a Eindhoven sono costati carissimi.

Napoli Eintracht
Il vice allenatore dell’Eintracht Francoforte, Jan Fiesser

Napoli – Eintracht – Conte e l’emergenza infortuni: Lobotka rientra, ma i dubbi restano

Come troppo spesso accade in questa stagione, il trainer salentino deve fare i conti con un’infermeria ancora affollata. Agli indisponibili si aggiungono Gilmour e Spinazzola (ieri hanno saltato la rifinitura pomeridiana, ndr), limitando ulteriormente le rotazioni. Ma è proprio in questi momenti che il tecnico riesce a tirare fuori il meglio dal suo gruppo, trasformando la necessità in opportunità.

Tra i pali, Milinkovic-Savic è ormai un punto fermo: personalità, sicurezza, interventi decisivi. Davanti a lui, Di Lorenzo sarà confermato a destra, mentre la coppia centrale Rrahmani-Buongiorno sembra ormai consolidata dopo il positivo test contro i lariani. A sinistra, Gutiérrez parte favorito su Olivera grazie a una maggiore propensione offensiva. Il perfetto sostituto di Spinazzola, insomma. 

Il grande ritorno è quello di Lobotka: lo slovacco riprende il suo posto in cabina di regia, fondamentale per dare ritmo e ordine al gioco. Accanto a lui, Anguissa e McTominay: il primo chiamato a rompere le linee con la sua fisicità e i suoi strappi, il secondo sempre più protagonista negli inserimenti, ambito in cui è un’arma letale.

Davanti, Politano e Neres agiranno ai lati di Højlund. Il brasiliano è in crescita costante, mentre per il centravanti danese sarà una partita speciale: dall’altra parte ci sarà il fratello Oscar, in forza all’Eintracht. Una sfida di famiglia, ma con in palio punti pesantissimi. Elmas rimane l’alternativa più credibile, pronto a giocarsi una maglia da titolare dopo le parole al miele di Conte nella conferenza di ieri.

Napoli – Eintracht – Più di una partita: il bivio della stagione

Napoli-Eintracht non è solo un incontro di Champions. È un esame di maturità. Da un lato c’è la possibilità di rilanciarsi in Europa, dall’altro il rischio di scivolare in una spirale di insicurezze. L’atmosfera del Maradona sarà determinante: servirà la spinta del pubblico, quel dodicesimo uomo che sa trasformare la tensione in energia e che spesso ha fatto la differenza nei momenti più delicati.

Conte lo ha ribadito con forza: l’ambiente deve restare compatto, impermeabile alle critiche, concentrato solo sull’obiettivo comune. Stasera alle 18:45 il Napoli avrà l’occasione di dimostrare di aver imparato la lezione di Eindhoven. Di essere una squadra capace di soffrire e reagire, di alzare il livello quando conta davvero.

Perché, come ha detto lo stesso Conte, “un Napoli competitivo dà fastidio“. Ed è forse questo il punto: la consapevolezza di essere tornati protagonisti. Ora serve solo una conferma, quella che può arrivare solo dal campo.

Amir Rrahmani
Amir Rrahmani

Probabili formazioni

Napoli (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Neres, Elmas; Højlund.
Allenatore: Antonio Conte.

Eintracht Francoforte (3-4-2-1): Trapp; Kristensen, Koch, Theate; Larsson, Skhiri, Götze, Max; Chaïbi, Wahi; O. Højlund.
Allenatore: Dino Toppmöller.

In conclusione, il cuore del gioco si giocherà in mezzo al campo, dove il rientro di Lobotka può ridare ordine e fluidità alla manovra azzurra dettando i tempi nel suo stile. Il centrocampista slovacco sarà il punto di connessione tra difesa e trequarti, chiamato a gestire il ritmo e ad evitare la pressione centrale dell’Eintracht. Accanto a lui, Anguissa dovrà sfruttare gli spazi laterali per rompere le linee tedesche, mentre McTominay agirà da incursore pronto a inserirsi negli spazi lasciati dai centrali avversari. Se il Napoli riuscirà a dominare la zona nevralgica, il resto potrà venire di conseguenza. Magari permettendo alle punte di andare in gol visto che, finora, i calciatori avanzati non hanno brillato per prolificità.

Seguici sui nostri social

Diego Catalano

Image placeholder
Partenopeo, misantropo, progger talebano
Condividi l'articolo

Il Napoli non può più permettersi passi falsi. Dopo il pareggio deludente contro il Como e il pesante 6-2 incassato a Eindhoven, che ha lasciato l’amaro in bocca per un vantaggio sprecato, la squadra di Antonio Conte torna al Maradona per una notte che vale ben più di tre punti. In palio non c’è solo un risultato, ma la credibilità europea e la riconquista di un’identità che non può vacillare proprio quando il livello si alza. Il margine di errore, dopo il tonfo in Olanda, è ormai minimo: ogni partita può indirizzare il destino nel girone, con i play off sempre più nel mirino.

Conte lo sa perfettamente. E lo sa anche la piazza azzurra, divisa tra inquietudine e speranza, che attende una risposta sul campo fatta di concretezza, la qualità che più contraddistingue il tecnico salentino. In conferenza stampa, il mister non si è nascosto: toni diretti, sguardo combattivo, messaggi chiari. La sfida di stasera non è una gara qualunque, ma un passaggio che dirà molto sul carattere di questa squadra.

Antonio Conte
Antonio Conte in conferenza stampa

L’avversario: Eintracht, una squadra imprevedibile e mai doma

L’Eintracht Francoforte arriva a Napoli con la classica etichetta di squadra da non sottovalutare. In Bundesliga naviga a metà classifica – ottava con 14 punti – e in Champions ha mostrato un andamento schizofrenico: tre punti, proprio come gli azzurri, nonostante le due pesanti cadute con Atletico Madrid e Liverpool (entrambe per 5-1). Ma guai a considerarla una vittima designata.

Il tecnico Dino Toppmöller, dopo aver provato la difesa a quattro, è tornato al più rodato 3-4-2-1, lo stesso modulo che lo scorso anno aveva garantito equilibrio e solidità. Una scelta precisa: difendere con ordine, senza rinunciare alla possibilità di ripartire con rapidità. L’Eintracht pressa a tratti, con intensità selettiva: la linea difensiva non è altissima, ma quando decide di alzarsi lo fa con decisione, cercando di forzare l’errore dell’avversario.

In costruzione, i tedeschi si affidano spesso ai lanci diretti per cercare la punta, sfruttando i duelli fisici e le seconde palle. Götze, ancora una volta il cervello tattico della squadra, si muove tra le linee e detta il ritmo delle verticalizzazioni. Sugli esterni, Kristensen e Theate – vecchie conoscenze del nostro campionato – garantiscono ampiezza e continuità di gioco, mentre gli esterni di centrocampo si trasformano in vere ali offensive nelle transizioni (a fine articolo il video-focus di SoloNapoli). È un sistema che vive su equilibri sottili, ma se interpretato con intensità può mettere in difficoltà chiunque. Il Napoli dovrà tenere alta la soglia di attenzione, soprattutto nei momenti di calo mentale che a Eindhoven sono costati carissimi.

Napoli Eintracht
Il vice allenatore dell’Eintracht Francoforte, Jan Fiesser

Napoli – Eintracht – Conte e l’emergenza infortuni: Lobotka rientra, ma i dubbi restano

Come troppo spesso accade in questa stagione, il trainer salentino deve fare i conti con un’infermeria ancora affollata. Agli indisponibili si aggiungono Gilmour e Spinazzola (ieri hanno saltato la rifinitura pomeridiana, ndr), limitando ulteriormente le rotazioni. Ma è proprio in questi momenti che il tecnico riesce a tirare fuori il meglio dal suo gruppo, trasformando la necessità in opportunità.

Tra i pali, Milinkovic-Savic è ormai un punto fermo: personalità, sicurezza, interventi decisivi. Davanti a lui, Di Lorenzo sarà confermato a destra, mentre la coppia centrale Rrahmani-Buongiorno sembra ormai consolidata dopo il positivo test contro i lariani. A sinistra, Gutiérrez parte favorito su Olivera grazie a una maggiore propensione offensiva. Il perfetto sostituto di Spinazzola, insomma. 

Il grande ritorno è quello di Lobotka: lo slovacco riprende il suo posto in cabina di regia, fondamentale per dare ritmo e ordine al gioco. Accanto a lui, Anguissa e McTominay: il primo chiamato a rompere le linee con la sua fisicità e i suoi strappi, il secondo sempre più protagonista negli inserimenti, ambito in cui è un’arma letale.

Davanti, Politano e Neres agiranno ai lati di Højlund. Il brasiliano è in crescita costante, mentre per il centravanti danese sarà una partita speciale: dall’altra parte ci sarà il fratello Oscar, in forza all’Eintracht. Una sfida di famiglia, ma con in palio punti pesantissimi. Elmas rimane l’alternativa più credibile, pronto a giocarsi una maglia da titolare dopo le parole al miele di Conte nella conferenza di ieri.

Napoli – Eintracht – Più di una partita: il bivio della stagione

Napoli-Eintracht non è solo un incontro di Champions. È un esame di maturità. Da un lato c’è la possibilità di rilanciarsi in Europa, dall’altro il rischio di scivolare in una spirale di insicurezze. L’atmosfera del Maradona sarà determinante: servirà la spinta del pubblico, quel dodicesimo uomo che sa trasformare la tensione in energia e che spesso ha fatto la differenza nei momenti più delicati.

Conte lo ha ribadito con forza: l’ambiente deve restare compatto, impermeabile alle critiche, concentrato solo sull’obiettivo comune. Stasera alle 18:45 il Napoli avrà l’occasione di dimostrare di aver imparato la lezione di Eindhoven. Di essere una squadra capace di soffrire e reagire, di alzare il livello quando conta davvero.

Perché, come ha detto lo stesso Conte, “un Napoli competitivo dà fastidio“. Ed è forse questo il punto: la consapevolezza di essere tornati protagonisti. Ora serve solo una conferma, quella che può arrivare solo dal campo.

Amir Rrahmani
Amir Rrahmani

Probabili formazioni

Napoli (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Neres, Elmas; Højlund.
Allenatore: Antonio Conte.

Eintracht Francoforte (3-4-2-1): Trapp; Kristensen, Koch, Theate; Larsson, Skhiri, Götze, Max; Chaïbi, Wahi; O. Højlund.
Allenatore: Dino Toppmöller.

In conclusione, il cuore del gioco si giocherà in mezzo al campo, dove il rientro di Lobotka può ridare ordine e fluidità alla manovra azzurra dettando i tempi nel suo stile. Il centrocampista slovacco sarà il punto di connessione tra difesa e trequarti, chiamato a gestire il ritmo e ad evitare la pressione centrale dell’Eintracht. Accanto a lui, Anguissa dovrà sfruttare gli spazi laterali per rompere le linee tedesche, mentre McTominay agirà da incursore pronto a inserirsi negli spazi lasciati dai centrali avversari. Se il Napoli riuscirà a dominare la zona nevralgica, il resto potrà venire di conseguenza. Magari permettendo alle punte di andare in gol visto che, finora, i calciatori avanzati non hanno brillato per prolificità.

Seguici sui nostri social

NEXT MATCH

Bologna FC 1909 Bologna FC 1909
VS
SSC Napoli SSC Napoli
Serie A - 11ª Giornata
00 Giorni
00 Ore
00 Minuti
00 Secondi
✈️ In Trasferta

Diego Catalano

Image placeholder
Partenopeo, misantropo, progger talebano

Serie A

1
SSC Napoli
22 pt
2
FC Internazionale Milano
21 pt
3
AC Milan
21 pt
4
AS Roma
21 pt
5
Bologna FC 1909
18 pt
6
Juventus FC
18 pt
7
Como 1907
17 pt
8
SS Lazio
15 pt
9
Udinese Calcio
15 pt
10
US Cremonese
14 pt

Champions League

1
FC Bayern München
12 pt
2
Arsenal FC
12 pt
3
FC Internazionale Milano
12 pt
4
Manchester City FC
10 pt
5
Paris Saint-Germain FC
9 pt
6
Newcastle United FC
9 pt
7
Real Madrid CF
9 pt
8
Liverpool FC
9 pt
9
Galatasaray SK
9 pt
10
Tottenham Hotspur FC
8 pt

Lascia un commento

Napoli Casual Media