Da tifoso azzurro, quel pareggio al Maradona contro l’Eintracht lascia l’amaro in bocca. Conte ha parlato di “convinzione e piglio giusto”, elogiando i ragazzi per lo spirito, ma alla fine conta il risultato: zero gol, zero punti in una gara cruciale per la Champions. Con solo una vittoria e due sconfitte all’attivo, gli azzurri dovevano sfondare per avvicinare i playoff, e invece si sono fermati su un possesso sterile contro un catenaccio tedesco impeccabile.
Il punto che fa discutere, come evidenzia Repubblica, è la gestione della panchina: solo due cambi nella ripresa, nonostante il blocco sullo 0-0 e l’urgenza di vincere. A questi livelli, servono nervi d’acciaio e personalità per sbloccare il match, magari con più “benzina” fresca nelle gambe. Ma Conte sembra cauto, quasi in riserva: dà l’impressione che il serbatoio sia vuoto, e quel limitato intervento dalla panchina puzza di scarsa fiducia nei rincalzi.
Eppure, l’estate ha portato nove rinforzi – da Hojlund a Lang, passando per Buongiorno – per dare profondità alla rosa. Perché non usarli di più per iniettare energia e variare il copione? Non è solo tattica: è un segnale preoccupante. Il Napoli domina in Serie A, ma in Europa arranca, con McTominay che spreca occasioni facili e le fasce che non pungono come dovrebbero. Conte deve accelerare l’integrazione della panchina, o rischi di isolare i titolari in un loop di stanchezza. La prossima è Qarabag: una chance sprecata qui potrebbe rendere i playoff un miraggio viscido. Forza Napoli, ma con più audacia dalla panca!
